Manutenzione barche: guida all’alaggio
L’alaggio è un momento molto delicato nella vita di un’imbarcazione: vediamo come effettuarlo in sicurezza, almeno una volta all’anno
Come anche i diportisti alle prime armi sanno, tirare a secco la barca almeno una volta all’anno è consigliabile, non soltanto per il rimessaggio invernale. Anche qualora si scegliesse di lasciare la barca in acqua durante l’inverno sarà comunque conveniente procedere annualmente ad un alaggio per controllare lo stato di “salute” della nostra imbarcazione ed effettuare alcune operazioni classiche di manutenzione, come:
- Pulizia dell’opera morta
- Pulizia dell’opera viva
- Piccole riparazioni necessarie
- Nuove mani di antivegetativa
- Controllo delle prese a mare
- Rimessaggio motore
E tanti altri lavori indispensabili ad assicurare alla barca lunga vita!
Tuttavia, i diportisti temono molto il momento dell’alaggio perché è una fase delicata e rischiosa, durante la quale la barca può subire colpi pericolosi per lo scafo, graffiarsi o danneggiarsi in tanti modi: ecco perché è indispensabile procedere all’alaggio secondo una tabella di marcia rigorosa, in grado di prevenire eventuali rischi.
Vediamo insieme come.
Preparare la barca all’alaggio in cantiere
Come dicevamo, l’alaggio è un momento delicato perché durante la manovra l’imbarcazione potrebbe subire dei danni sia fuori che dentro: la prima cosa da fare dunque è assicurarsi di mettere al riparo tutti gli oggetti che potrebbero cadere o addirittura essere di intralcio durante l’operazione, come ad esempio i sensori, che vanno assolutamente rimossi.
In coperta vanno smontati tutti gli oggetti sporgenti e fragili, come le cappottine. Lo stesso discorso vale sottocoperta, dove eventuali suppellettili presenti vanno messe al sicuro.
Non sai da dove cominciare per preparare la tua imbarcazione all’alaggio?
Affidati a dei professionisti! Al Blue Dolphin non dovrai preoccuparti di niente, penseremo a tutto noi, preparando la tua barca nel modo migliore possibile per un alaggio in totale sicurezza!
Tecniche di alaggio: quale scegliere?
Esistono diverse tecniche per portare a secco un’imbarcazione: per le piccole imbarcazioni si può effettuare anche l’alaggio con il carrello, soprattutto se si ha la possibilità di accedere ad uno scivolo e se si possiede un argano manuale.
Per le imbarcazioni di dimensioni maggiori invece è necessario utilizzare strumenti più idonei, come la gru o il travel lift.
Alaggio con travel lift
Si tratta letteralmente di un “ascensore” per barche, composto da una robusta impalcatura con 4 ruote sterzanti, che di fatto solleva la barca immobilizzandola. Si tratta di un metodo molto sicuro per l’alaggio, tuttavia è molto costoso e soprattutto difficile da trovare nei porti, perché per poter utilizzare un travel lift bisogna disporre di molto spazio e di un apposito bacino di alaggio.
Alaggio con gru
Al contrario, l’alaggio con gru è la tecnica più diffusa, semplice ed economica, che permette di sollevare imbarcazioni ben oltre le 15 tonnellate: ad esempio la nostra gru a bandiera al Blue Dolphin arriva a sollevare imbarcazioni fino a 50 tonnellate, in totale sicurezza.
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