Come scegliere le cime di ormeggio per la propria barca
Lunghezza, diametro, caratteristiche, tipologie e manutenzione delle cime da ormeggio: ecco tutto quello che devi sapere per ormeggiare la tua barca in serenità!
L’ormeggio è uno dei momenti più delicati della vita di un’imbarcazione: per garantire un ormeggio sicuro è indispensabile prestare grande attenzione durante l’operazione, ma anche scegliere cime di qualità che non si usurano facilmente e soprattutto che siano in grado di smorzare il movimento delle onde e fronteggiare situazioni di mare agitato.
Le cime sono l’elemento fondamentale di un buon ormeggio: vediamo insieme come sceglierle per garantire alla propria imbarcazione un ormeggio in sicurezza.
Cime da ormeggio: quali caratteristiche devono avere?
La prima caratteristica di una buona cima da ormeggio è la sua qualità: se non si vogliono correre rischi non bisogna risparmiare sulle cime da ormeggio, che devono essere di ottima qualità.
Il loro compito è infatti quello di tenere ferma l’imbarcazione anche in caso di mare mosso, quindi devono essere realizzate in materiali che siano allo stesso tempo resistenti e flessibili. Una buona cima da ormeggio deve:
- Essere resistente alla trazione
- Avere una forte capacità di allungamento
Ma non solo: le cime vanno scelte anche in base alle dimensioni, alla tipologia e alla lunghezza della propria imbarcazione, nonché alle condizioni dell’ormeggio: ad esempio, ormeggiare una piccola barca di 5 metri ad una boa è molto diverso che ormeggiare un’imbarcazione di 15 metri ad una banchina.
In ognuno di questi casi è importante scegliere delle corde adeguate, ecco perché esistono diverse tipologie di cime per ormeggio che stiamo per scoprire insieme.
Tutti i tipi di cime da ormeggio
Le cime si classificano in base a 2 criteri principali:
- Il materiale, che può essere poliammide, che resiste molto bene all’azione del sole e si consiglia quindi in regioni molto soleggiate, o poliestere, molto resistente all’abrasione dell’acqua di mare
- La struttura, che può essere a 3 o a 8 legnoli, intrecciata etc., che determina la capacità di allungamento e la resistenza della cima stessa
Tra le cime più utilizzate troviamo la cima a 3 legnoli, sia in poliestere che in poliammide, che garantisce ottima resistenza alla trazione, è molto maneggevole e permette di creare occhielli impiombati, una soluzione più semplice rispetto ai nodi e a prova di principiante.
Lunghezza e diametro delle cime da ormeggio
La lunghezza giusta è molto variabile e dipende dalla lunghezza dell’imbarcazione e dalla tipologia dell’ormeggio: se per ormeggi temporanei è possibile utilizzare anche cime di diverse lunghezze e cime corte, più o meno della stessa lunghezza dell’imbarcazione, per ormeggi permanenti è preferibile optare per cime dalla lunghezza fissa.
Un altro parametro molto importante da definire è il diametro della cima, cioè il suo spessore: per individuare quello giusto basta effettuare un semplice calcolo, aggiungendo un 2 alla lunghezza della barca in metri per ottenere il diametro in millimetri della cima da ormeggio.
Lunga durata alle cime con la giusta manutenzione
Veniamo infine alla manutenzione, indispensabile per assicurare lunga durata alle cime da ormeggio. Innanzitutto, bisogna proteggerle da sfregamenti e trazione eccessiva utilizzando:
- delle molle da ormeggio, che ammortizzano i movimenti della barca
- delle calze di protezione anti-sfregamento da piazzare in corrispondenza dei punti di contatto con la banchina e i passacavi
Infine, l’abrasione dell’acqua salata è uno dei fattori di maggiore usura delle cime: per questo è opportuno, se si ormeggia in mare, lavare regolarmente le cime per eliminare le incrostazioni salmastre e farle asciugare all’ombra in modo che mantengano la loro morbidezza.
Per evitare questo inconveniente è preferibile scegliere, laddove possibile, un ormeggio in acqua dolce come quello del Blue Dolphin, che non solo elimina il rischio di erosione marina, ma assicura anche maggiore protezione da eventuali mareggiate.
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